Pelle secca: tutta la verità sulle cause e sui falsi amici

Cara amica, oggi ti propongo un gioco.

Chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e con tutta la voluttà che riesci a sfoderare, accarezzati una gamba fino al tallone. Fatto?

Aspetta, torna ad abbassare le palpebre e ripeti il gesto proibito su un braccio, passando per il collo fino ad arrivare a sfiorare tutto il viso. Tranquilla, non sono impazzita, sto solo cercando di farti toccare con mano che il tuo corpo ti insegue da mesi, forse anni. Come mille altre donne sei in fuga da te stessa, tutte a correre affannate dentro la ruota del criceto, in una società che pressa a cercare il “non so cosa”. Ma torniamo al touch-test che hai appena concluso Provo ad indovinare le tue sensazioni.

Mentre ti sei accarezzata hai percepito lo stesso brivido che attraversa le mani di un bimbo quando crea un collage con la carta crespa? Gambe secche, pelle secca e prurito? Oggi ti scrivo per fornirti quella soluzione che, attraverso una semplicità imbarazzante, sigillerà il tuo patto d’amore con la pelle.

In due semplici mosse sedurrai il partner e farai morire di invidia le amiche che non conoscono ancora il nostro segreto. Ogni giorno incontro due tipologie di donne. Quelle che sono consapevoli di avere la pelle secca e quelle che credono che la loro pelle squamosa sia irrimediabile e alzano le mani in segno di resa.

Le prime mi raccontano di quando si sfilano i collant e vedono la pelle che si squama, e vedono svolazzare pagliuzze di pelle che ricordano la forfora. Mi raccontano della seccatura del prurito alle gambe, del prurito alle braccia, del prurito alle gambe dopo la doccia. Una miriade di spilli sparati da un impietoso bazooka puntato su un corpo indifeso e rassegnato, su una pelle ruvida, sulla pelle del viso secca.

Un giorno, una splendida quarantenne mi ha confidato che da bambina, dopo il bagno, anche in pieno inverno correva in giardino avvolta nell’ accappatoio per spegnere il fuoco che la tormentava dalla testa ai piedi. Tutte mi parlano con un tono da confessionale condito dal timore che al posto della penitenza io possa rifilare loro l’ennesima inutile crema idratante. Poi ci sono donne che mi raccontano del ribrezzo che avvertono quando, spalmando la crema si riempiono le mani di immondi topini di pelle.

Che orrore imbarazzante!

La seconda tipologia di donne invece tenta di convincermi che per la loro pelle secca non esiste rimedio perché è una caratteristica genetica, che le tormenta da sempre, che la pelle squamosa è una loro caratteristica di famiglia, che sono ormai rassegnate ad avere la pelle del viso secca. Mentre mi parlano le immagino da bambine con ginocchia ruvide e guanciotte screpolate, così… chiedo loro se i figli presentano lo stesso problema e, guarda caso, come a rafforzare la tesi della genetica, mi confermano la malasorte. Né io sono sensitiva né loro hanno un problema genetico, tra poco scoprirai l’arcano.

In entrambi i casi la sfida è sradicare false credenze per rinvasare germogli di nuovo sapere.

​Perché le donne sono così disorientate dalla pelle che si sfoglia

Prima di svelarti i motivi che inducono una donna a credere che sarà costretta a convivere per sempre con una pelle a grattugia, una pelle squamosa, permettimi di raccontarti la breve storia della cosmetica.

La storia dei cosmetici corre parallela a quella dell’uomo fino ad arrivare ai giorni nostri con lo scopo di mantenere un soggetto sano ancora più sano (…in teoria). Durante il diciottesimo secolo compaiono i “ciarlatani” e la prima pubblicità. Nonostante la presenza diffusa di farmacie per l’acquisto di materie prime e oli vegetali, sempre più piazzisti ambulanti vendevano prodotti di bellezza profumati di ogni genere e dalle proprietà più stravaganti; è a loro che si deve la nascita del termine “ciarlatano”, per l’appunto.

Tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo nascono le prime industrie cosmetiche In teoria l’introduzione di una regolamentazione per i cosmetici e i prodotti da toilette con lo scopo di garantirne la sicurezza per l’uomo avrebbe dovuto tutelare il bene del consumatore, infatti a partire dagli anni Sessanta, si impongono prodotti tecnicamente ben fatti e che non contengano ingredienti cosmetici nocivi per la salute.

Negli anni Ottanta e Novanta i cosmetici diventano a tutti gli effetti un importante aiuto per la cura personale; non più quindi solo palliativi estetici, ma prodotti funzionali in grado di contribuire al mantenimento della salute della pelle così da consentire il raggiungimento o il mantenimento della bellezza. E fin qui la teoria, se fosse applicata alla lettera, sembrerebbe farci dormire sonni tranquilli. Tuttavia ho la netta sensazione che oggi lo stile del ciarlatano del 1700 sia tornato in voga più che mai.

Cosa non quadra?

Se da un lato le normative impongono l’utilizzo di ingredienti rispettosi della salute, al contrario esistono ingredienti consentiti che non fanno propriamente il loro dovere e prosperano nelle mani di venditori poco eruditi. Ma veniamo al sodo, perché è giunto il momento di capire una volta per tutte come districarsi nella jungla del cosmetico.

Dimmi la verità, quando cerchi un sistema per ammorbidire la pelle secca scandagli il web alla ricerca di una crema idratante di qualità. Ne hai provate 897, tutte lasciano il tempo che trovano ma l’ennesimo pellegrinaggio su nuovi siti accattivanti potrebbe essere quello giusto. Pelle che si squama, pelle del viso screpolata… Wow! Effetto velluto immediato ma, a fine giornata, la carta crespa ricompare. Se ti dicessi che la crema dovrebbe essere l’ultimo dei tuoi pensieri mi daresti della pazza, ma siccome sono veramente pazza te lo dico seriamente.

Ecco come stanno le cose.

La pelle è un involucro, una barriera che piange o ride in base al cosmetico che incontra. Se un aggressore la tormenta tutti i giorni avrà ben il diritto di creare uno scudo… ops, una corazza dura e ruvida per difendersi.

Identikit di un aggressore

Tutti pensano che la pelle secca sia asciutta perché scarseggia l’acqua nel corpo. Non è un caso che tra le giustificazioni che ascolto l’affermazione tipo è: “eh sì, ho la pelle secca perché bevo poco“.

Una parziale verità che maschera l’identità del vero aggressore. In realtà è la componente lipidica (la parte di grasso buono) che viene aggredita e si riduce fino a prosciugare la barriera protettiva della pelle (film idrolipidico). Pensa che questo abito naturale è composto per il 95% da sebo e ogni giorno ci ostiniamo a ridurlo in brandelli sotto la doccia usando quei meravigliosi bagnoschiuma profumati o con l’insospettabile sapone di Marsiglia.

Insomma, abbiamo a che fare con un aggressore travestito da gentleman al profumo di gelsomino. Non è mia intenzione tediarti con aspetti tecnici ma mi preme che tu sappia che tutti i detergenti che hanno una base acquosa (gel) e fanno schiuma, illudono di pulirti a fondo in realtà ti rubano ad ogni doccia il nutrimento naturale della pelle, quello che la natura ci ha regalato per scongiurare l’effetto carta crespa.

Hai presente il detersivo per i piatti? Se lo guardi bene non è poi tanto diverso dal tuo bagnoschiuma. Entrambi sono formulati per rimuove ogni traccia di grasso. Eh no, cara industria del cosmetico, cosa credi, noi umani non siamo pentole di teflon né bicchieri di cristallo, e sempre più donne stanno per scoprire l’inganno portando in salvo la pelle.

E ora che abbiamo individuato la causa principale della secchezza ostinata ti starai chiedendo che fine faranno le 4 bottiglie di bagnoschiuma profumato che intasano il tuo armadietto del bagno. Ti spiace buttarli, te li hanno regalati a Natale e sono ancora lì nella bella scatola infiocchettata. Hai ragione, non è bello sciupare, quindi usali serenamente per pulire il tuo divano in similpelle o per lavare il pavimento del terrazzo… risultato garantito.

Purtroppo, il nostro caro bagnoschiuma è solo il capo della banda, una sfilza di scagnozzi in borghese portano avanti la missione pelle secca. Del gruppo fanno parte: salviettine struccanti, gel detergenti, schiume lavanti, scrub gelatinosi, acque micellari, detergenti astringenti a base alcoolica e l’insospettabile acqua del rubinetto.

​Crema sì o crema no?

La crema è un nutrimento prezioso a patto che sia scelta in base alle esigenze della tua pelle e spalmata su un corpo a cui è stata tolta quella corazza di secchezza, altrimenti i topini gommosi torneranno ad impataccarti tutta.

Se anche tu vuoi scoprire come assaporare ogni giorno la meravigliosa e sensuale sensazione di pelle morbida, clicca qui sotto per programmare la consulenza che ti accompagnerà al cambiamento.

Ti aspetto sulla via della seta.

Giovanna

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