Acne: un problema risolvibile ma con un metodo scientifico

Come una mamma, estetista ex acneica, non riesce a restare indifferente al disagio di una fanciulla sfiduciata… perché ha vissuto lo stesso dolore fino all’età di 30 anni e ha fatto rinascere la pelle di decine di giovani senza speranza.

Cara amica,

oggi ti trovi a leggere questo articolo perché anche tu potresti diventare l’ennesima paladina portatrice di speranza per tante ragazze che arrivano a chiedermi aiuto per risolvere il disagio dell’acne. Accolgo il loro sfogo e l’aspetto che più mi colpisce è che arrivano da me senza più speranza ma io so che posso dare loro una nuova vita. Ma prima lascia che ti spieghi perché ti sto scrivendo.

Eccoci a maggio 2021, quando dopo aver seguito, accolto e aiutato decine di donne tormentate dalla pelle acneica, decido di urlare a gran voce il mio Metodo risolutivo di cura della pelle. Una voce che spera di essere talmente suadente da ammaliare, al pari di una epica sirena, un’anima sensibile come la tua.

Nel bel mezzo della pandemia, quando anche la più ottimista delle persone vede sgretolarsi ogni certezza, la paura annebbia la mente, la creatività si tace, da sotto la mascherina tuona la mia voce per dirti “basta soffrire!“. Coraggio, sì, ci vuole proprio un bel coraggio visto che sono solo una piccola, sconosciuta estetista che nel quasi totale anonimato ha fatto rinascere la pelle sofferente di decine di persone.

Si, per ora solo decine, perché la massa fatica ancora a credere che nel settore estetico possa esistere un sistema scientifico efficace che elimina l’acne e ridona vita a quelle ragazze che pensavano di non potersi più guardare allo specchio

La bellezza, questo termine violentato e calpestato da una società che non riesce più a guardarsi ascoltando le vibrazioni dell’anima, è frontiera di pochi. Prima di addentrarmi nel dettaglio del Metodo, permettimi di raccontarti la mia storia.

Mi chiamo Giovanna Buratti, ho 50 anni, ho una figlia di 21 anni, Alba e un figlio di 17, Giulio. Sono titolare di Studio Acqua, Istituto di estetica specialistica e da anni mi occupo di sviluppo e ricerca in campo estetico e cosmetologico. Se ti scrivessi che sono estetista sarei più diretta. Non riesco però a definirmi “estetista“, non voglio che mi pensi come quella che strappa i peli, dipinge le unghie e mette le ciglia finte. Mi occupo di tutt’altro.

Acne: un disagio epidermico da affrontare scientificamente

Prima di diventare estetista mi sono diplomata all’istituto magistrale. Non ho mai insegnato, ma probabilmente l’istinto di trasmettere concetti mi ha sempre caratterizzato e ad oggi non mi abbandona….

Il mio lavoro consiste nel risolvere i disagi epidermici e nel fornire strumenti di conoscenza per gestire correttamente e in autonomia il delicato, prezioso quanto maltrattato organo pelle.

Così, nel pieno di una crisi di valori senza precedenti, sono qui a faticare per spiegare cosa faccio, in che modo lo faccio ma soprattutto perché lo faccio. Ma sono solo una piccola e sconosciuta estetista di provincia…

Lascia che ti racconti da dove nasce il mio credo. Io aggiunto un valore alla mia professione abbracciando una visione nuova che supera lo standard a cui tutti pensano quando si parla di “estetista“

Con il mio metodo ho aiutato già decine di ragazze che avevano perso ogni speranza di miglioramento. Cinque anni fa ho incontrato l’estetica oncologica, un sistema di presa in cura integrata finalizzato a lenire gli effetti collaterali delle terapie che si manifestano sulla pelle. Con gli stessi principi di sicurezza e non tossicità ho strutturato il mio sistema di lavoro:

Oggi applico il Metodo sulla pelle di persone in terapia con dedizione, passione e grandi risultati, ma applico la stessa metodica anche sulla pelle di chi, pur non vivendo il dramma della malattia, manifesta disagi epidermici importanti… E come per incanto, raggiungo risultati straordinari.

La domanda che sorge spontanea è: perché se la risoluzione risiede in un concetto così logico e semplice nessuno lo applica?

Sarò tranciante, ma non vedo altra ragione se non quella di sottolineare che il mio Metodo, a differenza del sistema commerciale del mercato estetico e del business del farmaco, è libero da qualsiasi legame con le aziende di settore. Mi spiego meglio:

  • Non solo legata a nessuna azienda cosmetica, ho liberamente scelto di procedere con la logica, con il ragionamento, con un’etica che pone come obiettivo il risultato e non la vendita in sé del prodotto.
  • Intervengo analizzando con strumentazioni diagnostiche i parametri fondamentali della pelle.
  • Acquisisco i dati che mi permettono di valutare cosa stia vivendo la pelle nel momento in cui sopraggiunge il disagio e procedo con un monitoraggio regolare fino alla risoluzione del disagio stesso.
  • Elaboro i dati e li ragiono valutando con quale tipo di sostanze viene a contatto la pelle quotidianamente. Ti assicuro che nel 99% dei casi scopro che a peggiorare il disagio epidermico sono proprio determinate sostante presenti nei cosmetici o nei farmaci utilizzati e la modalità scorretta di utilizzo è una ulteriore aggravante. Non tutte le pelli sono uguali e le esigenze della pelle sono in continuo mutamento.
  • È un paziente lavoro di ricerca. La pazienza, quella condizione sconosciuta anche a chi dovrebbe essere in grado di prendersi cura dell’organo più esteso del nostro corpo e dovrebbe ricordare che la pelle è un organo plasmabile e in continua rigenerazione, ma non lo fa e prescrivendo rimedi sintomatici non funzionali alla risoluzione delle cause.

Quante volte ti sei sentita dire anche tu “devi avere pazienza“? Così succede che mentre tutti trattano l’acne come un mostro cattivo da aggredire, io accolgo il suo disperato appello alla dolcezza e normalità arrivando alla guarigione definitiva.

Acne problema psicologico, il processo di rigenerazione

Le fonti stressogene esterne e le sostanze irritanti devono essere eliminate per consentire a formulazioni semplici e poco strutturate di attivare il processo di rigenerazione che è parte del nostro bagaglio genetico. C’è un aspetto in tutto ciò che trovo inaccettabile. Le principali fonti stressogene sono contenute nella quantità sterminata di farmaci ad uso topico che vengono prescritte per aggredire le forme acneiche.

Dalla mia esperienza ho imparato che invece è necessario rieducare un sistema che è andato in tilt piuttosto che inibirlo. Ecco perché solo dopo aver acquisito i dati necessari per capire cosa sta vivendo la pelle in quel momento, procedo a formulare un trattamento di normalizzazione. Sono consapevole di parlare un linguaggio che stravolge le tue credenze. Questo concetto arriva solo a chi è aperto di cuore e di mente.

Ecco perché oggi ho deciso di scriverti… Se stai leggendo significa che ti sei accorta che c’è ben altro oltre l’apparenza. Ti starai chiedendo perché questa piccola sconosciuta estetista di provincia scrive storie così toccanti. Da ragazza sognavo attimi struggenti tra le braccia del ragazzino che neppure mi guardava perché avevo l’acne.

Appartengo a quella generazione di donne che poco dopo i vent’anni si sposa e mette su famiglia per essere accettata dalla società… Per la serie, chi se la piglia quella con la faccia butterata?

Appartengo a quella generazione che ha dedicato la vita alla famiglia e al lavoro, semina valori “antichi” mentre la tecnologia arriva come un Frecciarossa a stravolgere le abitudini di ex bambini che giocavano a “strega comanda color”. Appartengo a quella generazione che non sa usare Tik Tok ma ricorda perfettamente il testo di “una terra promessa“… Forse perché in quel mondo diverso ancora credo. Appartengo a quella generazione che, quando chiedeva aiuto per risolvere un deprimente problema di acne, si è sentita rispondere: “è normale, passerà quando avrai dei figli“.

Peccato che l’acne ha deturpato il mio viso e tolto la serenità fino all’età di 35 anni e due figli. Qualche giorno fa, mia figlia Alba, guardando una mia foto datata 1984, mi dice: “mamma, ma perché avevi quest’acne? Non ti ha mai aiutato nessuno?“ Ho raccontato a mia figlia la dolorosa storia che ha letteralmente segnato più di 20 anni della mia vita e il dolore che provavo ogni volta che qualcuno bisbigliava disprezzo alle mie spalle.

Ricordo ancora nitidamente un episodio.

Ero in macchina seduta a fianco di mia madre che guidava una Renault 5 bianca, sul sedile posteriore era seduto mio fratello. Ferma ad un semaforo; abbasso l’aletta parasole per controllare nello specchietto che il mio fondotinta giallognolo modello cerone anni 80′, coprisse sufficientemente i vulcani e crateri che mi costellavano le guance e la fronte. Come un fulmine mio fratello scatta dal sedile posteriore per richiudere il parasole.

Chiudi, è inutile che ti guardi, sei brutta

Hai idea cosa significa quando un uomo, anche se tuo fratello, ti trafigge il petto con queste parole? È come se tutti gli uomini del pianeta ti vedessero attraverso i suoi occhi. Sai cosa è nato dalla mia anima sanguinante?

La mia professione, la mia missione, la mia guerra, la battaglia senza sosta per aiutare altre donne a riscoprire la propria bellezza attraverso la cura rispettosa della pelle.

La pelle, specchio dell’anima

Un’anima ferita butta fuori lacrime dai pori. Un’anima ferita chiede silenziosamente vengano asciugate le lacrime da una mano carezzevole. Ho iniziato 25 anni fa a studiare come funziona il corpo umano per strutturare un metodo etico che potesse lenire i dolori dell’anima attraverso la cura del corpo.

Oggi applico un sistema di lavoro che, nel pieno rispetto della natura del corpo umano, risolve i disagi della pelle in maniera permanente. La specializzazione in estetica oncologica ha sublimato il mio sapere. Perché mi soffermo su questo aspetto?

Hai notato come vengono affrontati i disagi epidermici dal sistema sanitario? La prima cosa che ti propinano è una bella pillolina. Poco importa che sia anticoncezionale, antibiotica, antivirale o antipatica a causa di devastanti effetti collaterali. La ricerca delle cause scatenanti e il rispetto della pelle vengono dopo l’approccio farmacologico.

Sono pochi i medici e specialisti che propongono una medicina funzionale, quasi inesistenti le estetiste che propongono una estetica funzionale.

Ti confido un segreto….

La pelle reagisce agli stimoli che riceve. Se gli stimoli sono in sintonia con le sue esigenze, la pelle è in uno stato di normalità, se è aggredita si incavola come un gatto ingrifato. Per stimoli intendo sia quelli esterni, cioè tutti i cosmetici e farmaci ad uso topico, che quelli interni, cioè dall’alimentazione, allo stress, ai farmaci.

In contrapposizione al sistema, la piccola sconosciuta estetista di provincia analizza, valuta, pondera, rigenera pelle ed emotività, utilizza rimedi cosmetici privi di tossicità che personalmente seleziona dopo una attenta ricerca… Per questo desta stupore quando con una semplicità imbarazzante raggiunge risultati significativi.

Vorrei avere l’opportunità di insegnare anche a te come prenderti cura correttamente della pelle, per non farti sperimentare MAI più la tristezza nel cuore

So che posso portarti ad ottenere dei risultati straordinari, come ho fatto con Anna, una tua coetanea giunta da me dopo inutili, costose e peggiorative cure dermatologiche.

Storia di Anna, ovvero come Anna è arrivata a me

Anna

Anna viveva chiusa in sé stessa da mesi, l’ennesimo consulto con l’ennesimo dermatologo le aveva dato il colpo di grazia. Guardandola con aria di sfida il medico è riuscito a proferire queste parole: “Anna, il tuo problema è che sei stressata e l’unica cosa che puoi fare adesso è iniziare una cura con la pillola anticoncezionale abbinata allo Xanax e, se non dovesse bastare, ti metto in contatto con un collega psicoterapeuta

Hai idea di come sia stato profondo lo shock di Anna dopo aver ascoltato questa sentenza? Anna aveva 22 anni, frequentava brillantemente la facoltà di economia. Una vita davanti, sogni e speranze incastrati in una cassaforte chiusa con un lucchetto senza più chiave.

Anna aveva rinunciato per sempre alla vita sociale e trascorreva le giornate davanti al pc, l’unico suo contatto con il mondo esterno. Fino al giorno in cui Carla, sua madre le propone un incontro con l’estetista di fiducia, la stessa estetista che le aveva risolto un problema di dermatite.

Anna è arrivata a me senza convinzione, lo ha fatto solo per gratificare e accontentare una madre più preoccupata per lo stato emotivo che per l’acne. Ricordo ancora le parole di Anna al termine dell’ora e mezza di consulenza.

“Giovanna, ti ringrazio per le spiegazioni tecniche che mi hai fornito, nessuno mi aveva mai spiegato come funziona la pelle, ma il mio grazie è per la dolcezza che hai espresso. Non sono ancora convinta che la mia acne guarirà, ma voglio provarci“.

Anna ha iniziato un percorso di rieducazione lento e profondo. L’appuntamento mensile in Studio si è trasformato per lei in una bolla ovattata in cui lentamente si sono disciolte diffidenza e paura. Dopo circa 6 mesi la sua pelle era irriconoscibile.

Anna era irriconoscibile.

Oggi a distanza di 18 mesi dal suo ultimo trattamento all’interno del percorso la pelle di Anna è completamente rigenerata. Siamo arrivate a rendere stabile l’esito perché Anna non commette più errori nella gestione quotidiana della pelle e si affida alle mie mani ad ogni cambio di stagione per una pulizia di routine.

Anna è una delle decine di ragazze che arrivano da me disperate.

Nell’intimità del mio Studio mi confidano i loro dolori, il loro tormento. Durante il loro peregrinare non incontrano comprensione e finiscono per chiudersi in un silenzio che fa implodere dolorosamente il loro dramma. Queste ragazze vorrebbero esprimersi ma il più delle volte non hanno né la forza né il coraggio di chiedere aiuto.

Cara amica, ti sei mai chiesta perché tutte le soluzioni che hai sperimentato fino ad ora non hanno migliorato la tua pelle e non hanno risolto il problema dell’acne? Non è colpa tua, sono certa che il sistema commerciale sia purtroppo adottato anche dalla maggior parte degli “specialisti”.

Mi piacerebbe molto poterti aiutare perché so che la risoluzione dell’acne è possibile. Così, senza mezzi termini e con la faccia di tolla di una cinquantenne estetista di provincia… Ti invito a contattarmi cliccando QUI per pianificare il tuo percorso di rieducazione epidermica.

Ti fornirò la cura cosmetica idonea a strutturare un percorso di cura quotidiana che sono certa, ti condurrà alla definitiva risoluzione del problema acne. Vorrei che tu diventassi la prossima testimonianza di una soluzione possibile, vorrei che insieme diventassimo portatrici di un coraggioso messaggio di speranza… Coraggioso perché avremmo la sfrontatezza di parlare un linguaggio diverso.

Coraggio dolce piccola guerriera ti aspetto.

Giovanna Buratti

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